Gli studenti della 5U del Liceo Roiti protagonisti allo Jugendpreis 2025 a Wiesbaden
Dal 1992 si tiene il concorso internazionale Jugendpreis che unisce studenti tedeschi, francesi, italiani e polacchi allo scopo di stimolare i giovani a partecipare più attivamente a favore dello sviluppo e della tutela del territorio in cui vivono.
Il tema proposto per il 2025 è stato: “Lo sport: quale significato?”. Quattro studenti della 5U Scienze Applicate col tedesco hanno prodotto un video, in lingua tedesca, strutturato in tre mini-filmati, ciascuno dedicato a un tema centrale: il razzismo, le disabilità e la discriminazione di genere nello sport.
Gli studenti Sara Falivene, Caterina Ferroni, Alessandro Plazzi e Beatrice Rosini hanno affrontato tale tema con un grande coinvolgimento emotivo, che li ha guidati ad una riflessione sul valore dello sport e sulle sue implicazioni nella loro vita quotidiana.
Il lavoro prodotto è stato molto apprezzato dalla giuria, tanto da vincere il primo premio e portare i ragazzi alla cerimonia finale che si è tenuta a Wiesbaden dal 9 al 13 maggio 2025.
Intervistati durante la cerimonia di premiazione sulle motivazioni che li hanno spinti, i ragazzi hanno risposto: “Nel video abbiamo simulato un servizio al TG, un quiz per gli studenti della nostra scuola ed infine un podcast con un ospite speciale Yusra Mardini, interpretata da Caterina. Crediamo fermamente che il cambiamento inizi dalla consapevolezza. Attraverso i quiz abbiamo voluto rendere il dialogo interattivo, diretto e partecipativo, mentre il podcast ci ha permesso di approfondire tematiche che toccano direttamente il mondo dello sport e i diritti umani, in una versione moderna e in un’atmosfera stimolante.
Partecipare a questo concorso è stata per noi un’occasione unica per trasmettere un messaggio forte: lo sport è inclusione, collaborazione e rispetto. “
La cerimonia di premiazione si è svolta nello Staatskanzlei di Wiesbaden alla presenza della Staatssekretärin Karin Müller e di funzionari rappresentanti gli stati partecipanti.
