Il FESTIVALETTERATURA: una straordinaria opportunità per crescere!
Docenti accompagnatori: Cristiana Maldini, Claudia Mirrione
Volontari Festivaletteratura: Camilla Di Lascio, Irene Fabbi, Alessandro Lambertini, Vittorio Lombardo, Nicola Maestri, Deisi Manzali, Valentina Pareschi, Bianca Pavanini, Beatrice Rosini, Virginia Saccani.
Alessandro Lambertini - Deisi Manzali - Nicola Maestri - 4^T
Vittorio Lombardo - 5^U
Partecipare come volontario al Festivaletteratura di Mantova per me è stata un'esperienza incredibilmente arricchente. Già a partire dal primo giorno, mi sono sentito parte di una comunità molto affiatata, composta da persone che amano i libri e la cultura, ma a cui piace anche divertirsi. Il mio compito principale era quello di controllare i biglietti e di assistere i visitatori all'entrata di Piazza Castello, il luogo dove si sono svolti tutti gli incontri con gli autori più importanti, e spesso si superavano i mille spettatori. A volte aiutavo anche nell'organizzazione logistica degli eventi, dalle presentazioni agli incontri con gli autori.
La parte migliore del “lavoro” era poter interagire direttamente con alcuni scrittori anche di fama internazionale come Carrère o Zerocalcare. Vedere da vicino la loro passione per la scrittura e ascoltare le loro storie è stato ispirante. Inoltre, lavorare in squadra con altri volontari mi ha permesso di stringere amicizie profonde sia con il team di Piazza Castello sia con altri studenti del Roiti. Nonostante la fatica e le lunghe giornate, la gratificazione di vedere i visitatori soddisfatti e di essere parte di un evento così prestigioso è stata immensa.
In conclusione secondo me il festival non è solo un'occasione per promuovere la letteratura, ma anche un'opportunità per crescere personalmente. Ho imparato a gestire situazioni complesse, a collaborare in modo efficace e a vivere nella frenesia di un evento così grande. Ogni sera tornavo a casa stanco e in ritardo rispetto al coprifuoco, ma felice e fiero dell'esperienza fatta. Rispetto ad altre esperienze che ho avuto come a Fano per “Festival passaggi”, Mantova è stata molto più accogliente grazie all’ambiente che si è creato con i miei compagni/colleghi.
Beatrice Rosini - 5^U
Io sono stata assegnata al gruppo di P.zza Sordello, dove mi sono occupata della gestione degli eventi e della presentazione dei vari autori e dove ho trovato una rete di volontari straordinari ed inclusivi con i quali ho sentito fin dal primo giorno di avere molti interessi in comune e forse proprio per questo, oltre che per il lavoro di gruppo, i legami che si sono creati sono sembrati privilegiati tanto da organizzare in poche ore il festeggiamento a sorpresa del compleanno della nostra capogruppo.
L’organizzazione ci ha lasciato lo spazio di gestire il tempo in modo tale da avere l’opportunità di goderci da turisti la meravigliosa città di Mantova, ricca di arte e di storia, cosa che mi ha consentito di visitare moltissimi luoghi di cui ero particolarmente curiosa dato che erano stati materia di studio durante lo scorso anno scolastico
Il tempo libero a disposizione mi ha permesso anche di assistere ad alcuni eventi di particolare interesse personale che ho trovato estremamente istruttivi e pieni di spunti su cui riflettere.
Muoversi in città è stato particolarmente facile grazie alle biciclette fornite dall’organizzazione del Festival che hanno reso semplici gli spostamenti e ci hanno, tra le altre cose, permesso di poter scegliere dove mangiare, se nei food truck o in mensa, dove in ogni caso, grazie ai buoni pasto forniti, abbiamo sempre trovato menù molto più che soddisfacenti.
Ogni serata è stata un’occasione per uscire e ho notato come questi gruppi, pur così nuovi ed eterogenei, fossero uniti solo dalla voglia di divertirsi senza confronti negativi; sensazione ancora più vivida nell’ultima serata, dove un video emozionale ed una festa ci hanno lasciato la voglia di rivederci l’anno prossimo per replicare un’esperienza che non scorderemo.
Personalmente credo che questa occasione mi abbia dato l’opportunità di una maggiore consapevolezza, sia a livello letterario ma anche e soprattutto a livello personale e anche se non dovessi riuscire a ripeterla (cosa che mi dispiacerebbe molto) i legami, le amicizie, le riflessioni e tutto quello che ho potuto vedere e vivere in quei 5 giorni resteranno per me uno straordinario bagaglio per le esperienze future.