Festivaletteratura 2023 – Un’esperienza Unica!

Referente del progetto: Claudia Mirrione
Docenti accompagnatrici: Maria Costantina Glave e Claudia Mirrione
Alunne del Liceo A. Roiti: Camilla Di Lascio, Irene Fabbi, Sofia Fantini, Francesca Fedeli,
Sveva Monesi, Virginia Saccani, Bianca Pavanini 3^A, Sara Baccaglini, Chiara Dolcetti, Esther Bamgbose 4^T

 

Il Festivaletteratura non è soltanto un’esperienza da vivere durante i giorni dedicati al Festival, ma è anche lascito e riflessione atte a costruire la coscienza dei giovani allievi del nostro liceo e il loro modo di approcciarsi al mondo e alle sue problematiche. 

 

 

LA MIA PAROLA E’ LIBERA – RECENSIONE A CURA DI Camilla Di Lascio, Irene Fabbi, Sofia Fantini, Francesca Fedeli, Sveva Monesi, Virginia Saccani, Bianca Pavanini 3^A

 

 

In questo libro “La mia parola è libera” (Rizzoli 2023), Randa Ghazi, giornalista italiana di origini egiziane, racconta la storia di sei donne rivoluzionarie, sei eroine che al giogo del patriarcato e del colonialismo, alle disparità sociali, economiche e di genere, hanno opposto, insieme a molte altre, il proprio coraggio e la propria determinazione a conquistare l'unica cosa che conta, per tutte le donne del mondo. La libertà.

Ne “La mia parola è libera” colpisce particolarmente la storia di Tawakkol Karman. Tawakkol Karman è una donna yemenita, vissuta in un periodo in cui il paese dello Yemen era caratterizzato da una profonda guerra civile, la quale ha lasciato solchi permanenti nella società; tuttora, lo Yemen è teatro di una delle più gravi crisi umanitarie mondiali. 

Tawakkol, sin da piccola, si rende conto degli innumerevoli problemi che la circondano all’interno del suo paese, e una volta cresciuta, inizia a occuparsi di politica, attivismo e giornalismo; in particolare, si dedica prevalentemente ai diritti delle donne. Per le sue proteste pacifiche contro il regime corrotto e le ingiustizie sociali, è addirittura stata arrestata, ma nonostante ciò, non si è mai arresa, e al contrario, da allora, è stata ancora più motivata nel suo intento. Grazie alla sua perseveranza e al suo grande coraggio, Tawakkol ha permesso alle donne yemenite di avanzare nel loro percorso verso la parità ed è stata la prima donna del mondo arabo a ricevere il Premio Nobel per la pace.

Il libro di Randa Ghazi è scritto con un linguaggio semplice ma efficace, in modo che chiunque possa essere in grado di leggerlo indipendentemente dall’età, infatti il target di riferimento è quello di giovani. La sintassi è quindi altrettanto lineare, caratterizzata da periodi brevi e da paratassi, per rendere la lettura il più scorrevole possibile anche a coloro che non sono soliti leggere.

Inoltre,  sono presenti moltissime descrizioni estremamente realistiche di luoghi e personaggi così da far immedesimare il lettore nelle vicende e rendergli più semplice la comprensione delle situazioni delle donne citate nel libro.

Alla fine di ogni capitolo l’autrice elenca i documenti e articoli da cui ha tratto le informazioni sulle storie raccontate. Questa scelta è dovuta alla sua volontà di dare l’opportunità ai lettori di informarsi ulteriormente e di acquisire maggiore consapevolezza dei terribili eventi che purtroppo accadono ancora troppo spesso al giorno d’oggi, e anche di dimostrare la veridicità delle fonti.

La sintassi semplice e lineare, la presenza di ampi e realistiche descrizioni, la bibliografia che correda ogni capitolo, ci rivelano chiaramente che lo scopo di questo libro è quello di informare sui rilevanti temi di cui tratta, quali il femminismo, il razzismo, le discriminazioni di genere, la religione, la politica e la guerra con l’obiettivo di educare le nuove generazioni all’importanza dell’accurata documentazione per costruire il proprio pensiero critico.