Il Liceo Roiti all’evento NextGen - Dialoghi
Da Lunedì 17 Novembre 2025 a Giovedì 20 Novembre 2025, nelle sedi Frigoriferi Milanesi e Palazzo del Ghiaccio di Milano, si è svolto un innovativo percorso di orientamento che ha coinvolto studenti e docenti nell’esplorazione del rapporto tra linguaggio, tecnologia e conoscenza, intitolato “NextGen Dialoghi”. Organizzato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, l’evento ha coinvolto studenti e docenti, provenienti da tutte le regioni d’Italia, nell’esplorazione del rapporto tra linguaggio, tecnologia e conoscenza. In particolare sono state analizzate tramite una metodologia laboratoriale parole chiave, concetti, e sfide contemporanee legate al tema dell’Intelligenza Artificiale; gli spunti di partenza per le riflessioni sono stati forniti dal professor Luciano Floridi, filosofo di fama internazionale, esperto di filosofia dell’informazione e dell’informatica. In rappresentanza del Liceo Roiti hanno partecipato Ilias El Hadraoui, Agata Pacchiella, Alessia Paia e Luca Paganini della classe 5K, accompagnati dal prof. Filippo Bighi.
Dopo la cerimonia inaugurale al Palazzo del Ghiaccio, in cui sono state ripercorse le varie tappe del progetto PNRR Scuola Futura, studenti e professori, divisi in team, hanno intrapreso le prime attività di brainstorming, iniziando la riflessione sul tema assegnato (cittadinanza digitale, impiego dell’AI, soft skills e tanto altro ancora). Nella seconda giornata i lavori hanno preso una forma più concreta: in ogni gruppo, le idee e gli spunti di ogni studente sono serviti a costruire e scrivere una riflessione più approfondita, da sintetizzare poi in una domanda da porre al professor Floridi. Il momento culminante dell’esperienza è stata la conferenza finale, in cui le domande le domande elaborate dai gruppi sono state rivolte al professore in una sorta di talk-show; sono emerse non solo la complessità delle sfide poste dall’intelligenza artificiale, ma anche la maturità con cui le nuove generazioni stanno imparando ad affrontarle. Il confronto diretto con il filosofo ha permesso di trasformare dubbi e intuizioni in strumenti di comprensione più consapevole, offrendo ai partecipanti l’occasione per ampliare il proprio capitale semantico e riconoscere il valore civile del pensiero critico.
In conclusione, l’esperienza milanese si è rivelata molto più di un semplice percorso di orientamento: è diventata un vero laboratorio nazionale di idee, capace di mettere in dialogo prospettive, generazioni e linguaggi diversi. Proprio in questa interazione tra ricerca, scuola e istituzioni risiede il principale valore dell’iniziativa: la consapevolezza che l’educazione, per essere davvero efficace, deve aprirsi al mondo e alle sue trasformazioni, favorendo una partecipazione attiva e informata. Milano, con il suo ruolo di polo culturale e tecnologico, ha fatto da cornice ideale a un percorso che ha mostrato come riflettere collettivamente sull’intelligenza artificiale significhi, in fondo, riflettere su noi stessi e sulla società che vogliamo costruire.


